Tra gli sport più affascinanti e adrenalinici da poter praticare in montagna, durante la fredda stagione, annoveriamo l’Arrampicata su Cascata di Ghiaccio.
E’ possibile praticare questa disciplina sull’Appennino e sulle Alpi. Località famose sono Cogne, Ceresole Reale, Sappada, Val Daone, Sottoguda, Val Brandet, ed Valle Varaita, Gran Sasso, Laga ed Apuane.
Vediamo nel dettaglio l’attrezzatura necessaria, le diverse tecniche di arrampicata su ghiaccio, la realizzazione di una sosta, la creazione di un Abalakov ed alcuni spunti da tenere in considerazione durante la pratica di questa disciplina.
Indice
- L’attrezzatura necessaria
- Posizioni principali e tecniche di arrampicata
- Soste su ghiaccio
- Creazione di un’Abalakov
- Sicurezza su parete di ghiaccio
L’ Attrezzatura Necessaria per l’arrampicata su ghiaccio
Come ogni sport che si rispetti anche l’arrampicata su ghiaccio necessita di un’attrezzatura specifica.
Piccozza, ramponi, imbrago, corda, casco, chiodi da ghiacciaio.. e chi più ne ha più ne metta. Ma partiamo per gradi:
L’abbigliamento
L’abbigliamento svolge un ruolo fondamentale quando si tratta di attività invernali, è consigliabile indossare abbigliamento caldo, comodo ed impermeabile, meglio se in Goretex, un innovativo materiale militare che permette una buona traspirabilità del tessuto e una notevole impermeabilità (misurata in colonne d’acqua).
Gli scarponi
Gli scarponi dovranno avere una suola rigida, il classico scarpone da alpinismo andrà benissimo. Saranno inoltre utili dei comodi guanti, termici e impermeabili (dal più sensibile ma più freddo, al meno sensibile ma più caldo per le cascate più facili). Di grande aiuto per il freddo saranno un sotto-casco ed uno scalda-collo.
Le piccozze da ghiaccio
Strumento essenziale per questo tipo di attività è la piccozza. Non si tratta di quella comunemente utilizzata nell’alpinismo classico, ma di un’apposita piccozza ricurva, dotata di impugnatura ergonomica. Puoi visionare i vari tipi di piccozza e scegliere quello che fa per te leggendo questa Guida alla scelta di una piccozza
A differenza dell’alpinismo non basterà dotarsi di una sola piccozza, ma ne serviranno due, una per ogni mano. La piccozza permetterà allo scalatore di individuare i migliori ancoraggi, tracciando il proprio percorso e procedendo agevolmente con la scalata.
Si consiglia di non piantare mai le piccozze troppo vicine tra loro e di ricercare zone concave o piccoli fori così da scegliere i migliori punti in cui piantarle e facilitarne l’ancoraggio.
Analizzando nel dettaglio il movimento da effettuare noteremo che, quando si muoverà il braccio dello scalatore per caricare il colpo, la testa della piccozza dovrà superare di poco la parte posteriore delle spalle.
Una buona battuta sarà determinata dalla massima precisione e dalla determinazione del movimento combinato di spalla e polso. Per fare in modo che la lama affondi correttamente nel ghiaccio ricordate di lasciare leggermente la presa sulla piccozza prima dell’impatto, tenendo il polso fermo. È importante che lama penetri nel ghiaccio in maniera perpendicolare e che rimanga nell’asse della battuta.
Per valutare la correttezza della battuta basterà notare se la piccozza effettuerà un rimbalzo, in tal caso non si potrà considerare corretta e sarà necessario ripeterla.
RICORDA: le lame delle piccozze devono rimanere sempre affilate ed essere tenute con attenzione.
I Ramponi da ghiaccio
La scelta dei ramponi è molto importante, poiché grazie ad essi abbiamo la possibilità di avere L’appoggio necessario per scaricare il nostro peso e procedere agevolmente in parete.
Ogni rampone è costituito da punte di diversa altezza, angolatura e conformazione. Le punte anteriori sono nella maggior parte dei casi seghettate ed affilate, per favorire la penetrazione del rampone nel ghiaccio.
Utilizzare sempre ramponi con punte anteriori verticali, monopunta o bipunta, in base alle abitudini.
- I ramponi monopunta sono più adatti per il misto o il ghiaccio duro;
- I ramponi bipunta offrono maggiore stabilità e si rivelano più efficaci sul ghiaccio frammentato.
Gli attacchi dei ramponi possono essere di tre tipi:
- Universali, che si adattano a qualsiasi tipo di scarpone (sconsigliati su cascate di ghiaccio, poiché creano molto gioco con gli scarponi, i quali sono legati tramite dei laccetti. Non sono precisi e sono molto pericolosi per questa disciplina)
- Semi-Automatici, che si attaccano posteriormente alla calzatura attraverso un aggancio-sgancio rapido e anteriormente con un attacco a “gabbia” (buono per cascata di ghiaccio)
- Automatici, i migliori per affrontare questo tipo di attività poiché hanno due punti di ancoraggio allo scarpone molto solidi, sono più pratici da indossare ed eventualmente possono essere usati anche con scarponi da sci.
Per scoprire di più sulla scelta del rampone giusto ecco la guida che fa per te.
RICORDA: le punte dei ramponi devono rimanere sempre affilate, pertanto hanno bisogno di costante manutenzione. Può essere fatta con la più comune lima da ferro che abbiamo in casa o in alternativa, se non si dispone di una buona manualità, è possibile affidarci al negozio in cui abbiamo acquistato i ramponi.
L’ Imbrago e La Corda
Non sono richiesti particolari tipi di imbrago e corda. E’ importante dotare l’imbrago di appositi “porta materiale“, per attaccare le viti da ghiaccio.
Nel caso della corda è sufficiente che sia molto leggera e con trattamento dry. Vanno bene sia mezze corde che singole, l’importante è usare sempre un assicuratore che non sia auto-bloccante e che garantisca una sicura dinamica. Verificarne sempre lo stato d’usura, infatti non dovrà mai essere consumata, sfilacciata o tagliata. È bene acquistare queste tipologie di corde soltanto nei negozi specializzati e certificati.
Il Casco e la Visiera/Occhiali Protettivi
Necessario per la protezione in caso di caduta è il Casco. Si potrà utilizzare lo stesso casco adibito all’arrampicata su roccia o all’alpinismo. Verificare, specialmente se si compra online, che sia dotato di Certificato CE (Marchio Europeo di massima garanzia) in quanto si tratterà di un prodotto omologato, grazie a specifici test di resistenza all’impatto e conformità.
Si consiglia di indossare anche una visiera per proteggersi dalla caduta di frammenti di ghiaccio. In alternativa alla visiera possono essere utilizzati degli occhiali da sole (o trasparenti), preferibilmente con lenti di categoria 4 se si scala al sole, altrimenti è indifferente.
Le Viti da ghiaccio
Servono per proteggere la progressione lungo il tiro ed avere dei punti di ancoraggio in caso di caduta, oppure per attrezzare una sosta. È consigliabile portare con se viti di varie dimensioni, perché ogni dimensione ha un proprio utilizzo specifico in base alla qualità e profondità del ghiaccio.
Occorre sempre fare in modo che le viti conservino un ottimo stato di affilatura: infatti con un dente danneggiato sarà impossibile il corretto avvitamento. Per facilitarne l’utilizzo è meglio attaccarle al porta materiale applicato all’imbrago.
Per concludere, la normale dotazione che ogni componente della cordata deve avere è molto simile a quella utilizzata nel caso di alpinismo, avremo bisogno di:
- Almeno due o tre moschettoni a ghiera con un cordino di abbandono
- Una fettuccia o cordino per creare la sosta
- Una longe per auto-assicurarci in sosta
- Un dispositivo per assicurare il compagno (secchiello tipo Reverso e/o piastrina gigi)
- Una piccola mazzetta di rinvii (circa 8 – dipende dalla lunghezza, dalla difficoltà e dall’esperienza)
Nel vostro zaino non dovranno mai mancare un piccolo kit di pronto soccorso, poiché è facile procurarsi dei piccoli tagli durante la scalata e una coperta termica in caso di infortunio, per prevenire l’ipotermia. Sono accessori molto economici, con un peso ed ingombro di poca rilevanza, ma possono salvarvi la vita.
Posizioni Principali e Tecniche di Arrampicata su ghiaccio
Posizione di Base
È consigliabile, qualsiasi sia il grado di esperienza nell’arrampicata su ghiaccio, adottare una posizione che risulti comoda ed equilibrata, solo così sarà possibile risparmiare il massimo dell’energia. La principale posizione utilizzata è quella del Triangolo Base della Piolet Traction.
Come per l’arrampicata in falesia, il bacino dovrà essere posizionato il più possibile vicino alla parete, la schiena dovrà essere leggermente inarcata, le braccia saranno tese e le spalle basse.
Per ridurre la fatica ed evitare lo scivolamento delle punte anteriori, è consigliabile distanziare i piedi e tenere i talloni abbassati.
Posizione del Principiante
Si consiglia, specie se si ha intrapreso da poco questo tipo di attività, di procedere su parete facendo piccoli passi, se possibile trovando dei deformazioni o gradini naturali sul ghiaccio e non fare passi troppo lunghi.
Alzare un piede dopo l’altro, una piccozza dopo l’altra, aiuterà ad avere una maggiore stabilità sui punti di appoggio. Meglio progredire soltanto se si è in posizione corretta.
Per quanto riguarda la corretta posizione delle braccia, è meglio tenerle tese il più possibile così da ridurne la trazione, soprattutto quando si andrà ad inserire una vite. Le piccozze, invece, dovranno essere posizionate alla stessa altezza, alla larghezza delle spalle, circa 10 cm al di sotto del massimo allungamento posteriore.
Tecnica di progressione Avanzata
In questo caso le piccozze non saranno piantate alla stessa altezza per permettere una maggiore ampiezza di movimento.
Alzare una piccozza e riposizionare il centro di gravità sotto la piccozza, a quel punto spostare i piedi, iniziando con la progressione verso l’alto. A questo punto la posizione assunta durante la progressione sarà a forma di triangolo.
Sarà possibile ripetere la tecnica progredendo su parete in base al percorso che si vorrà tracciare, spostandosi verso destra o sinistra in base alle esigenze ed alla difficoltà del terreno.
La Sosta su ghiaccio
Per organizzare una Sosta è necessario scegliere dei punti comodi in cui il ghiaccio è buono, che siano fuori dalla linea di salita e lontano da percoli oggettivi.
Consigliabile effettuare una sosta a due o tre punti fissa (vietata la mobile e tollerata per particolari esigenze la semi mobile). È sempre bene adottare una strategia che permetta alla sosta di essere bilanciata.
Al momento della ripartenza sarà importante mettere una vite a protezione della sosta e iniziare con il nuovo tracciamento.
L’ Abalakov o Clessidra su Ghiaccio
A cosa serve?
La funzione di un’ Abalakov è quella di potersi calare in corda doppia da una cascata in massima sicurezza, senza lasciare materiale o eventualmente solo un cordino di abbandono.
Come fare un abalakov?
- Prendere un chiodo da ghiaccio, lungo almeno 18 cm
- Scegliere una porzione di ghiaccio che sia solida, possibilmente in piano concavo
- Avvitare il primo chiodo posizionandolo a 45 gradi rispetto alla parete ed estrarlo
- Eseguire lo stesso procedimento dall’altro lato, in modo tale che i due fori si incontrino nella massima profondità della parete.
- Fare passare nella fessura che abbiamo appena creato, un cordino d’abbandono che sarà chiuso con un doppio nodo di chiusura od un nodo galleggiante. In alternativa si può infilare direttamente la corda di calata (attenzione con ghiaccio umido, dove la corda potrebbe rimanere incastrata).
Nelle pareti più lunghe a volte è necessario effettuare più calate in corda doppia, pertanto dobbiamo conoscere l’effettiva altezza della parete per poter capire la giusta lunghezza di corda da portare. Di solito nelle vie a più tiri si utilizzano mezze corde o gemelle da 60m.
Sicurezza su Parete di ghiaccio
Valutare sempre la qualità del ghiaccio prima di intraprendere una scalata
Nota bene che durante le ore mattutine le condizioni del ghiaccio al sole sono più favorevoli per una scalata, mentre nelle ore pomeridiane, dopo essere stato compromesso dalle irradiazioni solari, sarà meno sicuro. Pertanto è preferibile scalare su pareti esposte a Nord.
Se durante la scalata ci si accorge che affondando la piccozza su ghiaccio si formano delle crepe/ spaccature, chiamate “Rose”, si tratta di ghiaccio secco e la qualità è molto instabile, soprattutto per le protezioni. Si consiglia in questo caso di provare a rompere il ghiaccio superficiale più friabile per poter poi riuscire ad inserire le protezioni.
Sarà molto importante, vista la caduta di grossi pezzi di ghiaccio, posizionare la sosta fuori dalla verticale del percorso.
Avere sempre il telefono carico ed una power bank
A causa delle temperature estreme, le batterie a ioni di litio si possono scaricare con molta velocità. Nel caso di una situazione di emergenza dovremo essere in grado di contattare i soccorsi.
Si consiglia, in luoghi più remoti, l’utilizzo di un satellitare (modello economico)
E’ consigliabile portare con se una power-bank. Anche quest’ultimo non è esente dalla scarica dovuta alle temperature troppo basse.
Consigliamo di tenere questi dispositivi in luoghi caldi come la tasca del primo strato di vestiario disponibile.
Comunica sempre la località in cui andrai ad uno o più Amici/Parenti
È importante comunicare il percorso, il luogo e l’attività che si andrà a svolgere ad amici e parenti. Cosi, nel caso di eventuali ritardi, saranno loro a dare l’allarme alle squadre di soccorso.
Evitare quindi di cambiare i vostri obbiettivi senza avvisare qualcuno.